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Analisi della variazione dei principali parametri di qualità dell'aria durante la pandemia da COVID-19 
  • Arianna Mautone
Arianna Mautone

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Abstract

L’inquinamento atmosferico può essere definito come la presenza in aria di una o più sostanze in concentrazione tale da avere la potenzialità di produrre un effetto avverso. Concorrono all’inquinamento  fattori, quali l’antropizzazione del territorio, le interazioni chimico-fisiche che avvengono tra sostanze in atmosfera e le condizioni meteorologiche. Per far fronte alla tutela della qualità dell’aria sono stati introdotti degli Strumenti legislativi che pongono limiti alle emissioni nazionali, alle concentrazioni degli inquinanti in aria e obbligano Stati, Regioni e Province autonome a predisporre Piani per il risanamento dell’aria in caso di non conformità con i parametri prestabiliti. La valutazione della qualità dell’aria è effettuata attraverso le reti di monitoraggio, ossia punti di misura dislocati sul territorio secondo criteri e metodi definiti. L’obiettivo del presente studio è l’analisi approfondita dei dati di qualità dell’aria per la valutazione degli effetti delle differenti misure restrittive attuate per far fronte all’emergenza sanitaria da Sars-CoV-2. Nello specifico, le analisi sono state condotte mediante il confronto dei dati di qualità dell’aria dell’anno 2020 rispetto all’anno 2019 registrati nelle Regioni Campania, Emilia-Romagna e Piemonte. I risultati hanno consentito di confermare come, generalmente, il lockdown abbia contribuito ad una significativa riduzione in termini di concentrazioni di ossidi di azoto.