Segni e sintomi vegetativi: (unilaterali alla sede del dolore), associati al periodo di grappolo che perdura settimane o mesi. Per avere certezza diagnostica di tale cefalea bisogna avere minimo 5 attacchi (criterio A). Gli attacchi devono soddisfare i criteri B, C e D. Ovviamente il paziente che compare alla diagnosi ne soffre molti di più di 5 (minimo 5 attacchi secondo i criteri della ICHD-II del 2004)
Se non c'è grappolo vero e proprio, protendere per la forma cronica a chicchi sparpagliati nell'anno, non concentrati indeterminati periodi o mesi. 
 
·      Dolore Unilaterale in sede orbitaria (criterio B): tizzone nell’occhio, dolore interno dove si incontrano queste due dita (il prof mostra qualcosa) + (pazienti che ribadiscono durante l'anamnesi la stessa sede di dolore anche a distanza di anni)
 
La cefalea è associata ad almeno uno dei seguenti (criterio C): 
·      Reazione congiuntivale. C’è un occhio rosso, un occhio bianco. Sintomi sempre e strettamente unilaterali al dolore (è come dire che paziente sia sano da un lato e malato dall’altro) 
·      Lacrimazione in sede unilaterale (invece l’emicranico lacrima da entrambi gli occhi)
·      Narice chiusa in sede unilaterale con spesso secrezione, quindi rinorrea trasparente.
 
Errore comune: il paziente si rivolge al medico di base (studiano 1 ora di mal di testa in 6 anni di medicina), riferisce dolore in autunno e primavera accompagnato da rinorrea. Il medico diagnostica erroneamente una sinusite e lo manda dall’otorino. L’otorino, non esperto (studiano 5 ore di neurologia durante la specializzazione in otorinolaringoiatria), conferma una sinusite, fa fare RMN, se sarà negativa come di solito, prescrive semplicemente aerosol. La sinusite ha secrezione giallo-verde per via dell’infiammazione ma non trasparente. (nota la differenza)
·      Sudorazione in sede unilaterale, metà del capo che ospita l’attacco, specie ottobre-novembre quando un paziente anziano che ha grappolo ed usa cappello invernale, con segni di sudore nella metà del cappello stesso, sede di attacco giornaliero. 
·      Miosi, pupilla più stretta, in sede unilaterale.
·      Aptosi palpebrale, palpebra che tende a chiudersi durante il dolore. Rimane una piccola fessura. 
Segni  locali individuabili soprattutto dai vicini e famigliari.
·      Casi possibili di Edema della palpebra con aptosi più evidente.
 
Criterio D. La frequenza. 1 attacco ogni 2 giorni. O perfino sino ad 8 attacchi al giorno.
È usuale suddividere la cefalea a grappolo in cronica e episodica: la differenza sostanziale è nel periodo di remissione. (figura 4) Nella episodica questo deve essere di almeno un mese (in passato si parlava di 14 giorni), nella prima non deve superare il mese o non deve esserci alcun periodo di remissione  
Nella cefalea a grappolo episodica i  periodi di attacco, in genere, vanno da 7 gg ad 1 anno. Se nella sua storia ci sono stati 2 periodi, diagnostichiamo la cefalea a grappolo episodica. I periodi di remissione nella cronica (foglie e rami secchi fra i grappoli)non ci sono.
se ci sono: minimo devono essere di 30 gg fra un grappolo e l’altro per dire che è una forma episodica
Differenza nella durata di remissione. 
Attacchi più gravi: dolore insopportabile (pacing the floor) con capo su e giù, non riesce a stare sdraiato. Prende i soggetti di sesso maschile - 20/40 anni, 5-6 volte più rispetto alle donne. (tutt’ora cmq più diagnosticabile nella donna)
Meccanismi fisiopatologici: attivazione del sistema trigemino-vascolare, per i clinici è importante la diagnosi clinica.