L'economia circolare nel settore tessile
Per comprendere l’importanza di una nuova realtà economica di tipo circolare, è necessario indagare su quali siano gli aspetti che la contraddistinguono e cosa comporti il cambiamento in senso ciclico. La Circular Economy (CE) è un concetto che intende consentire la transizione verso la sostenibilità\cite{Scannapieco_2014}. Mira a modelli di business che riducano l' impronta materiale di beni e servizi promuovendo misure come la riduzione dell'input di materie prime , il riutilizzo dei beni e il riciclaggio dei materiali. Queste tre misure di riduzione, riutilizzo e riciclaggio sono il cosiddetto approccio "3R". In un modello di economia circolare, il modo in cui utilizziamo i tessuti deve cambiare a un livello radicale. Un'economia circolare è un'alternativa a un'economia tradizionale (fabbricazione, uso e smaltimento) in cui manteniamo le risorse in un ciclo il più a lungo possibile, cerchiamo di mantenerne il valore mentre sono in uso e le riutilizziamo per la generazione di nuovi prodotti al fine utilizzo. Il valore dell'industria della moda globale è di 3000 miliardi di dollari che rappresenta oltre il 2% del prodotto interno lordo (PIL) mondiale. Negli ultimi due decenni non solo l'industria tessile ha raddoppiato la produzione ma anche un consumo medio annuo globale di tessili è raddoppiato da 7 a 13 kg pro capite e ha raggiunto la soglia dei 100 milioni di tonnellate di consumo di tessili. Più di due terzi del tessile va in discarica alla fine del suo utilizzo e solo il 15% circa viene riciclato. \cite{Repp_2021}
In questa ottica l’economia circolare prevede sostanzialmente la riduzione dello spreco e di beni di consumo, quindi la diretta diminuzione dell’impatto ambientale e della produzione di rifiuti. \cite{Naddeo_2013} Unitamente al discorso di economia circolare è inevitabile introdurre il tema della sostenibilità, non solo quella ambientale, direttamente collegata alle aziende per l’utilizzo di risorse ed emissioni in ambiente, ma anche quella sociale, fondamentale per la riuscita del cambiamento.\cite{Nestic__2020} Tutti gli attori coinvolti possono beneficiare del profitto che si trarrebbe dall’investimento sulla sostenibilità e la sopravvivenza dell’intero eco-sistema ambientale e sociale. Un esempio che chiarisce la posizione delle aziende riguarda il trattamento di alcuni rifiuti; all’interno di molte imprese gli scarti della produzione non vengono smaltiti in discarica, ma vengono subito riciclati all’interno dell’azienda stessa. La conseguenza diretta di questa pratica si nota in modo immediato sui costi, poiché la diminuzione dei rifiuti in discarica è correlata ad una diminuzione degli oneri di smaltimento a carico degli enti locali e, in generale, della collettività stessa. La coesistenza di interessi contrapposti è necessaria per mantenere in equilibrio almeno tre ambiti della sostenibilità: la sostenibilità ambientale, economica e sociale.