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L'elettrocoagulazione come tecnologia per la rimozione dei prodotti farmaceutici nelle acque reflue    
  • Laura Valentina Riccardi
Laura Valentina Riccardi

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Abstract

Negli ultimi decenni l’eccessivo utilizzo di farmaci ha avuto un forte impatto negativo sull’ambiente, in particolar modo sul comparto idrico. A lungo termine i prodotti farmaceutici, che rientrano nella classe dei contaminanti emergenti, potranno essere responsabili di diversi problemi come la tossicità negli organismi acquatici, la resistenza microbica e la distruzione degli ecosistemi microbici.  Gli impianti di depurazione tradizionali, come ad esempio quelli basati sul processo a fanghi attivi, non sono in grado di rimuovere completamente questa tipologia di inquinanti, motivo per il quale è necessario implementare tecnologie alternative.    In particolare, nello studio di seguito analizzato è stata posta l’attenzione su un’efficiente e vantaggiosa tecnologia: l’elettrocoagulazione. Tale tecnica è stata adoperata per la rimozione di alcuni farmaci che si trovano con più frequenza nelle acque reflue, come l’amoxicillina (AMX), il diclofenac (DCF) e la carbamazepina (CBZ). 
03 Dec 2021Submitted to Tecnologie per l'ambiente
06 Dec 2021Editor invited a reviewer
06 Dec 2021Editor invited a reviewer
06 Dec 2021Editor invited a reviewer
06 Dec 2021Review Report #3 received
07 Dec 2021Review Report #2 received
21 Dec 2021Review Report #1 received
03 Aug 2022Published in Tecnologie per l'ambiente
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