Modellazione di un elettro-bioreattore a membrana dinamica autoformante
Castrogiovanni et al. (2019) hanno esaminato per la prima volta la possibilità di combinare processi elettrochimici con bioreattori a membrana dinamica auto-formante (SFDMBR) per la rimozione dei contaminanti emergenti dalle acque reflue. Tale configurazione ha consentito una riduzione del fouling di membrana e un’elevata rimozione di composti organici e nutritivi. I meccanismi elettrochimici sviluppati nel bioreattore hanno consentito una maggiore rimozione dei contaminanti rispetto ai sistemi MBR.
L’evoluzione delle conoscenze in ambito informatico e l’adozione di strumenti tecnologicamente avanzati hanno favorito un continuo miglioramento in molteplici ambiti, tra i quali la progettazione di opere civili ed ambientali. L’avvento di software CAD sempre più avanzati non solo permette la realizzazione di modelli in grado di rappresentare realisticamente il progetto da realizzare, ma consente anche di simulare il funzionamento dell’opera stessa.
Studi recenti, avviati presso il Laboratorio di Ingegneria Sanitaria Ambientale dell’Università degli Studi di Salerno, combinano queste due innovative tecniche di depurazione, prevedendo la realizzazione di un elettro-bioreattore a membrana dinamica autoformante (e-SFDMBR) sia a scala di laboratorio che a scala pilota.
L’attività di tirocinio è stata finalizzata alla realizzazione di modelli virtuali tridimensionali a scala di laboratorio e a scala pilota di bioreattori a membrana dinamica auto-formante e di elettro-bioreattori a membrana dinamica auto-formante. Inoltre, sono state eseguite simulazioni del funzionamento di tali impianti.