Questi “super batteri” possono entrare in contatto con l’essere umano tramite l’agricoltura, l’allevamento o tramite le fonti di approvvigionamento idrico.
Diversi metodi di ossidazione avanzata per il trattamento, e quindi per la rimozione degli ECs sono presenti nella letteratura scentifica. Tra i più accreditati troviamo ultrafiltrazione, adsorbimento su carboni attivi e ossidazione con ozono. Data la forte resistenza della matrice inquinante in questione, questi processi sono accoppiati con sistemi a ultrasuoni per poter migliorare le rese di rimozione. L'adsorbimento su CA (carbone attivo) è considerato come la migliore tecnologia disponibile per la rimozione di contaminanti in tracce. La sua vasta gamma di microstrutture, gli permette di assorbire piccoli contaminanti organici, inclusi gli ECs. Per migliorare l'adsorbimento, sono state esplorate diverse tecniche, tra cui l'irradiazione con ultrasuoni (US). Tramite le vibrazioni causate dagli ultrasuoni, le particelle di carbone in polvere (PAC) sono agitate creando un’omogenea miscelazione anche in assenza di un agitatore meccanico. Lo studio di Mona Freda N. Secondes et al. descritto nel paragrafo successivo, analizza le diverse rese di rimozione di alcuni contaminanti emergenti tramite la tecnologia sopracitata.