Il procedimento per l’acquisizione dell’AIA inizia con la domanda dell’interessato, che deve fornire indicazioni generali sull’impianto, sulle materie ed energia utilizzate, emissioni e rifiuti prodotti, la produzione o lo scarico di sostanze pericolose ed altre importanti informazioni. L’autorità competente comunica la data di avvio del procedimento, verifica la domanda e la documentazione allegata e divulga sul proprio sito web l’indicazione del nominativo del gestore, della localizzazione dell’impianto e l’ufficio dov’è possibile visionare gli atti. I soggetti interessati possono presentare osservazioni ed è inoltre prevista la convocazione di apposita conferenza decisoria di servizi, dopo la quale, l’autorità competente si pronuncia sulla domanda con un’eventuale richiesta di integrazioni e infine rilascia l’AIA, rendendola pubblica. \cite{Nestic__2020}
L’AIA ha validità di 10 anni (D. Lgs. 46/2014) e può estendersi a 12 se l’impianto è certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001 e a 16 anni se l’impianto è registrato ai sensi del Regolamento CE n 1221/2009 (EMAS). Gli elaborati tecnici comprendono la domanda di AIA, attraverso la quale il gestore dell’impianto IPPC richiede l’AIA, una relazione tecnica composta da una parte descrittiva (relazione) e una parte di elaborati grafici, delle schede di modulistica, un piano di monitoraggio e controllo dell’impianto IPPC e una relazione di riferimento redatta ai sensi del DM 272/2014. \cite{ambientale2020}

Caso studio